Eventi

LA CITTA' VISIBILE 2012

Un nuovo percorso urbano Concorso di idee per il miglioramento del percorso pedonale tra la parte bassa e la parte alta della città di massa marittima di Chiara Beni e Francesca Betto STORIA Massa Marittima è uno dei centri abitati di maggior suggestione dell’Alta Maremma e delle Colline Metallifere, con una storia che si inoltra nel passato per secoli e che ha lasciato tracce notevoli nell’impianto urbanistico e nelle testimonianze artistiche ed architettoniche. Il patrimonio di altissimo pregio, la fortunata posizione geografica, la qualità della vita, la piacevolezza del clima e del contesto paesaggistico ne fanno una meta turistica per italiani e stranieri, nel corso di tutto l’anno.

Il paese racchiude un centro storico perfettamente conservato, testimone e documento della sua lunga storia: di origine altomedievale, ma sorta in un territorio frequentato fin dalla Preistoria e poi in epoca etrusca e romana, la città ha vissuto il suo massimo splendore tra XII e XIV secolo, legando la propria economia all’attività mineraria.

La città antica, tradizionalmente suddivisa nei tre terzieri di Cittannova, Cittavecchia e Borgo, si struttura su due livelli: la parte alta con il castello di Monteregio ed il più tardo terziere di Cittannova e la parte bassa, intorno a Piazza della Libertà, su cui si affaccia la splendida Cattedrale di San Cerbone e da cui si diparte la fitta rete di vicoli del borgo.

A fare da cerniera tra i due livelli, il complesso di Porta alle Silici, con la doppia cinta muraria ed il Cassero, collegato alla Torre del Candeliere per mezzo del maestoso Arco Senese: da qui, costeggiando la massiccia torre e passando sotto il maestoso arco di raccordo, si lasciano Corso Diaz e la parte alta del centro storico e si giunge nella Piazza della Libertà, al cospetto della Cattedrale. La discesa è consentita dalla ripida Via Moncini, bordata di case e di negozi dalle facciate in travertino. Ai due lati della via si aprono numerosi vicoli che, stretti e tortuosi, conducono ai vari estremi del centro storico.

SITUAZIONE ATTUALE
L’area in esame è dunque una zona chiave da numerosi punti di vista: urbanistico, architettonico, sociale e turistico. Punto focale del percorso di visita della città, che collega i principali monumenti e musei e permette di raggiungere le aree di parcheggio, è altrettanto centrale nel percorso quotidiano degli abitanti: unisce i due livelli della città antica e porta verso la piazza principale, dove hanno sede il comune, le banche, ed altri uffici e che è ancora il luogo tradizionale di ritrovo per gli abitanti di Massa Marittima, soprattutto sedendo sulle “scaline” del Duomo.

Di forte impatto è l’imbocco di via Moncini, con la scalinata ripida che subito scende da Porta alle Silici e le case medievali visibili nelle loro diverse altezze da questa posizione rialzata. Altrettanto suggestiva è la medesima via percorsa in salita, con la Porta e le mura soprastanti a fare da quinta scenografica al tragitto. Sui due lati della via, alternati alle facciate di epoche diverse dei vari palazzi, si affacciano alcuni vicoli che si addentrano nella Cittavecchia.

Pur essendo vie minori, non sono queste prive di valore estetico e storico e meritano una visita anche per l’atmosfera raccolta ed antica che vi domina. Pur appartenenti ad un contesto architettonico ed urbanistico omogeneo, ogni vicolo ha la propria personalità, una caratteristica peculiare che lo contraddistingue: il percorso tortuoso ed il saliscendi di via Curtatone, la piazzetta ed i giardini nascosti dietro i muri di Vicolo Bassi, l’ex Cinema Teatro Mazzini di via Cappellini. 

POTENZIALITÀ E LIMITI
Nel complesso, si tratta dunque di un insieme urbanistico ed architettonico di indubbio valore, dalla vocazione turistica evidente: un contesto storico suggestivo, in cui la struttura medievale delle vie e degli edifici è perfettamente preservata e ben leggibile.

Al pari dell’intero centro storico, questo gruppo di vie, che pur non essendo sede di monumenti funge da raccordo tra quelli più importanti, costituisce un’attrazione turistica meritevole di considerazione. Non solo una testimonianza storica, però, ma anche un luogo vivo, ancora abitato e vissuto nella sua quotidianità.

Non si tratta di un quartiere-museo, cristallizzato nel momento passato che rappresenta, o di una zona residenziale per turisti che vi si recano poche settimane l’anno: ci sono in queste vie abitazioni di residenti e negozi aperti tutto l’anno. Passeggiare per questi luoghi significa avere un assaggio della vita quotidiana di un piccolo borgo toscano di origine medievale, in cui si mantengono vivi tradizioni, ritmi e stili di vita di un’epoca considerata conclusa.

Come l’intera cittadina, questa zona soffre però di un progressivo spopolamento: le numerose attività commerciali che avevano sede in via Moncini ed anche nei vicoli circostanti stanno chiudendo una dopo l’altra ed anche molti appartamenti sono in vendita o restano sfitti. Il fenomeno dello spopolamento e della chiusura delle attività si verifica in modo più accentuato nei vicoli, rispetto alla più centrale via Moncini, portando così ad un crescente divario tra la zona di maggior passaggio e gli spazi limitrofi.

Questa situazione, inoltre, porta alla percezione dell’intera area come in progressivo abbandono, non solo da parte dei turisti, soprattutto se arrivati a Massa Marittima per la prima volta, ma anche ed in modo particolare da parte dei cittadini, che invece sono in grado di riconoscere la tendenza negativa della loro città, con un conseguente senso di disaffezione, anche involontario, verso gli spazi meno vivi. 

IDEA PROPOSTA
La riflessione sul miglioramento del percorso pedonale tra parte alta e parte bassa di Massa Marittima ha tenuto presente la storia della città, onde non tradire il carattere e le specificità del centro storico, ma ha anche guardato al futuro, al rispettoso superamento della patina medievale con un’azione di rilettura, ammodernamento, riqualificazione degli spazi.

L’idea proposta vede l’inserimento di un elemento colorato non invasivo e rimovibile, con funzione allo stesso tempo di guida, segnaletica, ed arredo urbano. Un inserto lineare lungo l’intero tragitto di via Moncini e dei vicoli limitrofi, fino alla Torre del Candeliere, a indicazione del percorso da seguire: un nastro, vero e proprio filo conduttore tra i vari spazi, non solo concettuale, ma concreto, visibile e tangibile, addirittura vivibile, in quanto calpestabile e camminabile. Il nastro, grazie anche alla natura composita del materiale da cui è costituito, si adatta a molteplici funzioni ed esigenze, allargandosi a formare isole laddove lo spazio ed il contesto lo consentono: può ospitare informazioni turistiche e descrizioni storiche nei punti di maggiore interesse o allargarsi a formare punti di sosta, diventare seduta, recuperando e preservando così il carattere sociale ed aggregativo degli spazi urbani.

Tale soluzione conferisce uniformità visiva e concettuale alle vie, superandone le disomogeneità con un tratto di unione comune, che indirizza il percorso anche verso i punti più periferici e trascurati, dando loro nuova vita ed una immagine più accattivante. La scelta del colore è caduta sul rosso amaranto, colore principale dello stemma comunale, che ben si accorda con le tonalità del travertino, spiccando per visibilità senza risultare inadeguato al contesto storico.

Il nastro così progettato permette anche di venire incontro alle esigenze di turisti e cittadini disabili, aprendo la strada a nuove forme di turismo sociale e rendendo la città più accogliente per queste fasce di visitatori. Esso infatti può essere realizzato in materiale a rilievo secondo le norme per i percorsi per non vedenti, così da consentire l’agevole visita anche da parte loro e dotando la città di un inedito elemento di accessibilità e di superamento delle barriere architettoniche.

Il progetto può inoltre essere modulato secondo sviluppi successivi, ed essere ampliato nel tempo: si possono ad esempio incrementare progressivamente le “isole” di sosta, diversificandone la funzione. Inoltre, si possono realizzare installazioni artistiche periodiche lungo le vie ed i vicoli, specialmente nella stagione turistica, affidandole a giovani artisti selezionati con un bando di concorso internazionale a cadenza annuale.

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